I malavoglia
Genesi:Il romanzo I Malavoglia fu pubblicato nel 1881 (il primo abbozzo, intitolato Padron ‘Ntoni, è del 1874 e fu più volte ripreso e corretto), dopo un lungo lavoro di revisione condotto in parallelo con la stesura delle novelle della raccolta Vita dei campi, nelle quali Verga andava sperimentando le tecniche narrative del romanzo. Nella novella Fantasticheria (1879) Verga anticipa i personaggi dell’opera (il vecchio padron ‘Ntoni, suo figlio Bastianazzo e la moglie Maruzza, detta “la Longa”, e i loro cinque figli ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia), luoghi e temi che sviluppa in questo romanzo.
TRAMA:
Il romanzo narra le vicende di una famiglia di pescatori, i Malavoglia, composta da padron ‘Ntoni (il nonno), da Bastianazzo (il figlio), da Maruzza, detta La Longa (moglie di Bastianazzo) e dai cinque nipoti ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia.
La famiglia si avventura in un’impresa commerciale: il trasporto per mare di un carico di lupini infatti Padron ‘Ntoni compra a credito, indebitandosi con zio Crocifisso (l’usuraio del paese), un carico di lupini da rivendere in città, ma l’imbarcazione che trasporta il carico, chiamata eufemisticamente “Provvidenza”, fa naufragio, provocando la perdita dei lupini e la morte di Bastianazzo. Per i Malavoglia è l’inizio di una serie di sventure: Mena rompe il fidanzamento con Brasi Cipolla, figlio di un ricco proprietario terriero (la ragazza in realtà ama Alfio Mosca. Un povero carrettiere che abita dirimpetto ai Malavoglia); Luca muore nella battaglia di Lissa (1866); padron ‘Ntoni per pagare il debito, vende la casa del “nespolo” (così chiamata per un albero di nespolo, che si trova nel cortile inoltre esso è il simbolo dell’unità e dello stato sociale della famiglia). Anche Maruzza muore, di colera, mentre il giovane ‘Ntoni, dopo il servizio militare a Napoli, se ne va a cercar fortuna a Trieste. Ritorna in paese più povero di prima e si dà al contrabbando. Una notte, colto sul fatto, accoltella il brigadiere, don Michele, che è anche il corteggiatore della giovane Lia. Durante il processo, l’avvocato di ‘Ntoni, per attenuare la portata della colpa dell’imputato, cerca di giustificare il ferimento di don Michele come gesto scaturito da motivo di onore: il giovane avrebbe difeso la sorella insidiata dal brigadiere. La vicenda giudiziaria ha esiti disastrosi: ‘Ntoni viene condannato a cinque anni, Lia esce disonorata agli occhi di tutti, quindi lascia il paese e finisce per fare la prostituta a Catania. Mena, a causa della vergogna che ricade sulla famiglia, rinuncia a sposare Alfio. Padron ‘Ntoni si spegne in ospedale, ucciso dalla fatica e dal dolore. Sarà Alessi, l’ultimo dei fratelli, a ricostituire lo “spirito della famiglia”, riscattando la casa del nespolo e sposando Nunziata, una compagna d’infanzia. Quando ‘Ntoni, uscito dal carcere, ritornerà nella casa paterna, si renderà conto di non potervi più restare, perché ha violato le norme etiche della famiglia, e se ne andrà per sempre. I malavoglia più che celebrare i valori tradizionali, raccontano il loro progressivo e inarrestabile tramonto.
SISTEMA DEI PERSONAGGI:
Il narratore non presenta né descrive i suoi personaggi, ma li nomina, rendendoli riconoscibili. I malavoglia nella scala sociale occupano un gradino intermedio, in quanto piccoli proprietari, sono padroni della casa in cui vivono e della barca da pesca, la Provvidenza, che assicura loro un’esistenza decorosa. In realtà la famiglia si chiama Toscano e come ogni personaggio viene chiamata con nomignoli attribuitogli dal popolo che indicano una caratteristica opposta a quella reale del personaggio. I Malavoglia sono chiamati così paradossalmente per la loro volontà e la loro voglia di lavorare per poter sanare i loro debiti.
CARATTERISTICHE:
I Malavoglia possono essere definiti come:
- Il romanzo della fedeltà alle proprie radici, perché Verga, attraverso le vicende dei protagonisti, dimostra che chi cerca di cambiare abitudini e ambiente, come ‘Ntoni, è destinato a perdersi e a scatenare la catastrofe, mentre chi rimane fedele alle tradizioni riesce a risollevare la famiglia, anche dalla più cupa desolazione;
- Il romanzo della sconfitta eroica o “anti-idillico”, perché i protagonisti vengono vinti dal destino, ma solo dopo una dura lotta, condotta con un’abnegazione che fa grandeggiare i vinti.
TRAMA:
Il romanzo narra le vicende di una famiglia di pescatori, i Malavoglia, composta da padron ‘Ntoni (il nonno), da Bastianazzo (il figlio), da Maruzza, detta La Longa (moglie di Bastianazzo) e dai cinque nipoti ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia.
La famiglia si avventura in un’impresa commerciale: il trasporto per mare di un carico di lupini infatti Padron ‘Ntoni compra a credito, indebitandosi con zio Crocifisso (l’usuraio del paese), un carico di lupini da rivendere in città, ma l’imbarcazione che trasporta il carico, chiamata eufemisticamente “Provvidenza”, fa naufragio, provocando la perdita dei lupini e la morte di Bastianazzo. Per i Malavoglia è l’inizio di una serie di sventure: Mena rompe il fidanzamento con Brasi Cipolla, figlio di un ricco proprietario terriero (la ragazza in realtà ama Alfio Mosca. Un povero carrettiere che abita dirimpetto ai Malavoglia); Luca muore nella battaglia di Lissa (1866); padron ‘Ntoni per pagare il debito, vende la casa del “nespolo” (così chiamata per un albero di nespolo, che si trova nel cortile inoltre esso è il simbolo dell’unità e dello stato sociale della famiglia). Anche Maruzza muore, di colera, mentre il giovane ‘Ntoni, dopo il servizio militare a Napoli, se ne va a cercar fortuna a Trieste. Ritorna in paese più povero di prima e si dà al contrabbando. Una notte, colto sul fatto, accoltella il brigadiere, don Michele, che è anche il corteggiatore della giovane Lia. Durante il processo, l’avvocato di ‘Ntoni, per attenuare la portata della colpa dell’imputato, cerca di giustificare il ferimento di don Michele come gesto scaturito da motivo di onore: il giovane avrebbe difeso la sorella insidiata dal brigadiere. La vicenda giudiziaria ha esiti disastrosi: ‘Ntoni viene condannato a cinque anni, Lia esce disonorata agli occhi di tutti, quindi lascia il paese e finisce per fare la prostituta a Catania. Mena, a causa della vergogna che ricade sulla famiglia, rinuncia a sposare Alfio. Padron ‘Ntoni si spegne in ospedale, ucciso dalla fatica e dal dolore. Sarà Alessi, l’ultimo dei fratelli, a ricostituire lo “spirito della famiglia”, riscattando la casa del nespolo e sposando Nunziata, una compagna d’infanzia. Quando ‘Ntoni, uscito dal carcere, ritornerà nella casa paterna, si renderà conto di non potervi più restare, perché ha violato le norme etiche della famiglia, e se ne andrà per sempre. I malavoglia più che celebrare i valori tradizionali, raccontano il loro progressivo e inarrestabile tramonto.
SISTEMA DEI PERSONAGGI:
Il narratore non presenta né descrive i suoi personaggi, ma li nomina, rendendoli riconoscibili. I malavoglia nella scala sociale occupano un gradino intermedio, in quanto piccoli proprietari, sono padroni della casa in cui vivono e della barca da pesca, la Provvidenza, che assicura loro un’esistenza decorosa. In realtà la famiglia si chiama Toscano e come ogni personaggio viene chiamata con nomignoli attribuitogli dal popolo che indicano una caratteristica opposta a quella reale del personaggio. I Malavoglia sono chiamati così paradossalmente per la loro volontà e la loro voglia di lavorare per poter sanare i loro debiti.
CARATTERISTICHE:
I Malavoglia possono essere definiti come:
- Il romanzo della fedeltà alle proprie radici, perché Verga, attraverso le vicende dei protagonisti, dimostra che chi cerca di cambiare abitudini e ambiente, come ‘Ntoni, è destinato a perdersi e a scatenare la catastrofe, mentre chi rimane fedele alle tradizioni riesce a risollevare la famiglia, anche dalla più cupa desolazione;
- Il romanzo della sconfitta eroica o “anti-idillico”, perché i protagonisti vengono vinti dal destino, ma solo dopo una dura lotta, condotta con un’abnegazione che fa grandeggiare i vinti.