Contesto storico
Quando Verga nacque, nel 1840, l'Italia e l'Europa stavano vivendo un'epoca di profonde trasformazioni politiche e sociali. In Italia il malcontento sociale avrebbero portato, di lì a poco, alle guerre d'indipendenza nazionale. Il giovane Verga non solo crebbe in quel clima ma fu anche discepolo di Antonio Abate, maestro, più che di grammatica, di un fervente patriottismo.
I sentimenti patriottici con cui Verga era cresciuto emersero nel suo primo romanzo storico, Amore e Patria. Il lungo racconto storico s'impernia sui temi romantici in voga a quel tempo: l'amore, la morte, la patria. I miti risorgimentali dell'Unità d'Italia ispirarono i due successivi romanzi giovanili: I carbonari della montagna e Sulle lagune.
Dal punto di vista politico, i governi europei accentuarono la tendenza a soluzioni autoritarie utilizzate soprattutto per reprimere le spinte nazionalistiche dei diversi popoli appartenenti alla stessa nazione. Dopo la proclamazione del Regno d’Italia (1861), il potere fu gestito dalla Destra storica che attuò una politica di rigido accentramento. Uno dei più importanti avvenimenti di fine ‘800 fu la questione meridionale. Il divario dal nord fu determinato da vari fattori: assenteismo di grandi proprietari, carenza di una borghesia imprenditoriale, distaccata da campagne e città (Napoli, Palermo…).
Dal punto di vista sociale il fenomeno più rilevante era costituito dall’emergere delle masse nella vita civile. L’ascesa delle classi medie lavoratrici e della piccola borghesia rivelarono la ristrettezza di un sistema in cui la partecipazione era limitata a pochi cittadini, benestanti e maschi. Nacquero pian piano organizzazioni partitiche in grado di mobilitare, attorno a programmi le masse; nacquero cooperative e sindacati, le prime molto presenti nelle campagne.
I sentimenti patriottici con cui Verga era cresciuto emersero nel suo primo romanzo storico, Amore e Patria. Il lungo racconto storico s'impernia sui temi romantici in voga a quel tempo: l'amore, la morte, la patria. I miti risorgimentali dell'Unità d'Italia ispirarono i due successivi romanzi giovanili: I carbonari della montagna e Sulle lagune.
Dal punto di vista politico, i governi europei accentuarono la tendenza a soluzioni autoritarie utilizzate soprattutto per reprimere le spinte nazionalistiche dei diversi popoli appartenenti alla stessa nazione. Dopo la proclamazione del Regno d’Italia (1861), il potere fu gestito dalla Destra storica che attuò una politica di rigido accentramento. Uno dei più importanti avvenimenti di fine ‘800 fu la questione meridionale. Il divario dal nord fu determinato da vari fattori: assenteismo di grandi proprietari, carenza di una borghesia imprenditoriale, distaccata da campagne e città (Napoli, Palermo…).
Dal punto di vista sociale il fenomeno più rilevante era costituito dall’emergere delle masse nella vita civile. L’ascesa delle classi medie lavoratrici e della piccola borghesia rivelarono la ristrettezza di un sistema in cui la partecipazione era limitata a pochi cittadini, benestanti e maschi. Nacquero pian piano organizzazioni partitiche in grado di mobilitare, attorno a programmi le masse; nacquero cooperative e sindacati, le prime molto presenti nelle campagne.